sabato 29 giugno 2013

Se

Rudyard Kipling
Bombay 1865 – Londra 1936


Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall’odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;
Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;
Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: “Tieni duro!”.
Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l’amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E – quel che è di più – sei un Uomo, figlio mio!

dedicata al figlio, nel capitolo "Brother Square Toes" 
del libro "Ricompense e Fate"  del 1865

Sergio e i Mutanti

Sergio Lombardo "posiziona" i Mutanti





























venerdì 28 giugno 2013

Poesie

Poesie contenute nel volume: Poeti Contemporanei




















NOTTE
Questa notte mi abbraccia e avvolge
violento chiaroscuro di una luna divorata
da nuvole veloci e minacciose
Luna persa e ritrovata con ansia
tra bagliori continui
Notte di luce dilagante
sui muri di case silenziose
Occhi chiusi e muti le mille silenziose finestre
al mio sguardo smarrito
A me ingoiata dal buio accecante
in cerca solo di una parola
senza ritorno


MIO GIOIELLO
Tra le mie calde acque ti ho nutrita e cullata
Ti ho sussurrato gioie, fantasie e pensieri
confidato ansie, paure e angosce
Tra i movimenti ondeggianti ti ho immaginata
e attesa per il resto della mia vita
A primavera hai lasciato le mie acque
e come sospinta dal vento di Zefiro
hai urlato alla luce sconosciuta e accecante
Ti sei divisa da me ed aggrappata a me
e come Ora ti ho donato l’abito della tua vita
















ISOLA
Sulla mia Isola
Madre difficile e sorella crudele
cerco il sentiero che porti a nuove parole
Cerco la lingua della mia Terra
tra gli odori acri di ferite mai rimarginate
Cerco arcobaleni e colori di pace
tra pietre eterne spezzate echeggianti
Ansie di infinito nel vento della valle
e solitudine di anima lacerata da viaggi
alla ricerca di un io possibile
Ed ogni giorno è sempre il primo





VORREI INCONTRARTI
Vorrei incontrarti in un’antica libreria
tra libri ingialliti odore di carta
di polvere e di tempo
Aprire un libro rilegato in pelle
e leggere poesie e vecchi pensieri
Raccontarti sentori confusi
tra la polvere degli scaffali
e cercare tra le fessure del tempo
tra i cataloghi patinati dei miei artisti preferiti
tra gli spartiti impilati
e ascoltare antiche chitarre
e vecchie melodie e ricordi
e paesaggi e profumi d’estate.
Aprire pagine e cogliere immagini
per cercarti nel tempo
tra calendari che riportano in rosso
le date del nostro amore
e ancora tra le ricette e i filtri d’amore
tra le pagine ingiallite di un libro labirinto
dove la strada non torna più indietro
e la verità è a pochi passi
nascosta nei tuoi pensieri.















Il PITOSFORO
La tristezza del mio cuore
è la misura della tua lontananza
ma il pitosforo è tornato a sbocciare
il suo profumo mi inebria e stordisce
e mi riporta la dolcezza dei tuoi ricordi.




LUNA BLU
La malinconia vive
agli angoli della mia bocca
e la tristezza nei miei occhi
Ho addentato la mela
della libertà
ma la libertà è solo una sensazione
H guardato la luna blu
e ho camminato di nuovo
nei tuoi sogni


ACQUA
L'acqua è scivolata 
sul profumo dei pini e dei ginepri
come un torrente ha travolto 
il suono delle parole le dolcezze del sorriso
la forza dello sguardo.
Il mio bicchiere è ormai vuoto
come il mio letto. 
Notte di luglio a Santa Lucia
e sole accecante sulla spiaggia di sassi.
Sotto il ponticello non ti ho più trovato.


ASPETTO
Aspetto un’altra notte passare al bivio tra un passato
sempre più pesante malinconico ammiccante
e un futuro sempre più breve irraggiungibile inimmaginabile
Aspetto un’altra notte
passare tra gli spazi di lancette troppo veloci  troppo lente
di orologi inesorabili spietati infiniti e mai complici
Aspetto un’altra notte passare ascoltando i suoni del buio
rumori scricchiolanti indefinibili inspiegabili
di ataviche paure voci e latrati di cani
bolidi sfreccianti e folli solitari fischi di treni carichi di vite
folate di venti sussurranti o travolgenti
grecale e tramontana maestrale e poi garbino
Aspetto un’altra notte passare cercando pensieri assillanti
pungenti impietosi travolgenti rotolanti
come pietre di una frana
sogni profumati di mare odorosi di conchiglie
ed alghe morte sulla sabbia
e ancora sogni di orizzonti assoluti
e di un’isola del sempre
Aspetto un’altra notte passare leggendo pagine
di mondi sconosciuti di viaggi straordinari
di delitti passionali di delitti inutili e brutali
di amori infiniti impossibili ricambiati e traditi
di amori di altri
Aspetto un’altra notte passare nel letto del riposo
della febbre del tormento del pianto della gioia
dell’amore e della passione
Aspetto un’altra notte passare con te nell’anima
Aspetto Immobile


URLA
Urla graffianti
in una notte di tempesta
Urla di abbandono e solitudine
Urla per non dimenticare

 FOGLIE
Ho ascoltato il rumore
del silenzio
Mi ha portato le parole
delle foglie sospinte dal vento


SOLCHI
Ho riempito la mia vita di sconosciuti
Ho solcato il mio corpo e coltivato cardi
ho lasciato sola la mia anima
Ho urlato nella notte
e volto lo sguardo alla luna
Ora leggo i miei silenzi
le parole di una nuova vita
ed il profumo dei fiori


IL PROFUMO DEL GINEPRO
Nel bosco
le robinie si allungano verso la luce
Le nostre ombre si piegano
e salgono lungo i fusti acerbi
Il terreno scosceso frena i passi
Gli sguardi colgono le tenere russole
i muschi vellutati ed umidi
e i cespugli di agrifoglio ai piedi degli ornielli
E’ qui che ti accoglierò
all’ombra di una radura
nell’afa di un pomeriggio d’agosto
E per i sentieri e le garrighe miste
mi vestirò solo
col profumo del ginepro


 












ZAGARA
Tra giardini di arance e cedri
fresco profumo di zagare
spinto da grecale mi riporta
all’isola del sud
Sfavillante e pungente bianco
mi inonda l’anima e mi seduce
S insinua tra le pietre
corre tra le spiagge dell’oblio
oltre il Vulcano perenne
oltre il mare antico
e mi rapisce in un unico sogno
di libertà
  

Pubblicazioni 2

Edizione Pagine



Notte
Mio gioiello
Isola
Vorrei incontrarti
Il Pitosforo
Luna blu
Acqua
Aspetto
Urla
Foglie
Solchi
Il profumo del ginepro
Zagara



La modernità comporta velocità ed estensione: si arriva in un
baleno a tante persone, nei luoghi più diversi e lontani. Può
rifiutarsi a questo la poesia, tenuta così a lungo appartata?
Ma la poesia ha per sua natura la grazia di darsi ad ognuno,
di condurlo nell’altrove della parola destinata a durare e del
pensiero che rende chiari e colmi i giorni della vita.
Così, in questi libri in cammino, nei loro versi, nelle loro
frasi, troveremo il molto che ci portavamo dentro inespresso,
la vicinanza di chi rivelandosi ci rivela a noi stessi. E daremo
voce a sentimenti che fremevano dietro mura di silenzio,
traverseremo mondi che ci appartengono e che mai prima
avevamo nemmeno intravisto. Ognuno di questi libri nasce
come un bene comune e un avvio.
Elio Pecora