domenica 15 gennaio 2017

Con te

Con te viaggerò 
per città e castelli
Insieme
percorreremo strade
e sentieri nei boschi
ci arrampicheremo sui monti
E sarai nel mio cuore 
nei miei pensieri 
nei miei affanni
e mai la tua mano mi afferrerà
Con te visiterò musei chiese
saliremo sui campanili e torri
Insieme
attraverseremo ville e giardini
profumati di fiori e di altre vite
e mai la tua mano sfiorerà la mia
Con te vivrò le stesse emozioni
guarderò lo stesso cielo
e la luna e la notte
mi addormenterò sulla sabbia
e il tuo abbraccio non mi scalderà
Con te piangerò 
e te ne andrai
per essere insieme
per sempre


martedì 10 gennaio 2017

Napoli e dintorni

una bellissima vacanza con Francesca, Aaron, Julian e Federica, festeggiando il compleanno.
Luglio 2016 Napoli Pompei Ercolano Capri


















lunedì 9 gennaio 2017

Per Te


Anche tu sei l’amore.

Sei di sangue e di terra come gli altri. 

Cammini come chi non si staccadalla porta di casa.


Guardi come chi attendee non vede. 


Sei terra che dolora e che tace.


Hai sussulti e stanchezze,


hai parole - cammini  in attesa. 


L’amore è il tuo sangue - non altro.


Cesare Pavese



Con questa poesia, opera dei uno dei poeti che ha accompagnato la mia gioventù, poeticamente inizio questo nuovo giorno di questa settimana che è inizio di un nuovo inizio, dedicandola alla mia città di adozione Roma.

domenica 8 gennaio 2017

La notte all'isola





Tutta la notte ho dormito con te
vicino al mare nell'isola
eri selvaggia e dolce
tra il piacere e il sonno
tra il fuoco e l'acqua
Forse assai tardi i nostri sogni
si unirono nell'alto o
nel profondo
In alto come i rami che muove
uno stesso vento
in basso come rosse radici
che si toccano
Forse il tuo sogno
si separò dal mio
e per il mare oscuro
mi cercava come prima
come quando non esistevi
quando senza scorgerti
navigai al tuo fianco
e i tuoi cercavano ciò che ora
pane, vino, amore e collera
ti do a mani piene.
Perché tu sei la coppa che
attendeva i doni della mia vita.
Ho dormito con te tutta la notte
mentre l'oscura terra gira
con vivi e con morti
e svegliandomi d'improvviso
in mezzo all'ombra
il mio braccio circondava
la tua cintura
ne la notte
ne il sonno
poterono separarci.
Ho dormito con te
e svegliandomi la tua bocca
uscita dal sonno
mi diede il sapore di terra
d'acqua marina
di alghe
del fondo della tua vita
e ricevetti il tuo bacio
bagnato dall'aurora
come se mi giungesse
dal mare che ci circonda.
Pablo Neruda
Libri

Il mio libro di artista in mostra è stato in mostra dal 15 al 30 gennaio 2016 presso galleria Studio Arte Fuori Centro di cui sono socia.
Codex, le forme della trasparenza





Questa mostra, itinerante, è stata inaugurata a Gaeta l'8 luglio 2016 presso le sale della Pinacoteca comunale.
Il 13 gennaio sarà ospitata dalla galleria Movimento aperto di Napoli.

le foto dell'inaugurazione a Gaeta.







Oggi si torna, si torna a scrivere 
a ricordare a pensare a sognare a lasciare.
Dopo due anni di assenza, perché la vita è fatta anche di pause e di silenzi.
Due anni comunque ricchissimi, che cercherò di ricostruire pian piano.
Buon giorno a tutti, buona domenica.

mercoledì 19 novembre 2014

Con cosa posso trattenerti?




Ti offro strade difficili,
tramonti disperatila luna di squallide periferie.
Ti offro le amarezze di un uomo
 che ha guardato a lungo la triste luna.
Ti offro i miei antenati,i miei morti,
i fantasmi a cui i viventi hanno reso onore col marmo:
il padre di mio padre ucciso sulla frontiera di Buenos Aires
due pallottole attraverso i suoi polmoni,
barbuto e morto,avvolto dai soldati nella pelle di una mucca 
il nonno di mia madre – appena ventiquattrenne -
a capo di trecento uomini in Perù,
ora fantasmi su cavalli svaniti.
Ti offro qualsiasi intuizione sia nei miei libri,qualsiasi virilità o vita umana.
Ti offro la lealtà di un uomo che non è mai stato leale.
Ti offro quel nocciolo di me stesso che ho conservato,
in qualche modo il centro del cuore che non tratta con le parole, 
né coi sogni e non è toccato dal tempo,dalla gioia, dalle avversità.
Ti offro il ricordo di una rosa gialla al tramonto,anni prima che tu nascessi. 
Ti offro spiegazioni di te stessa,teorie su di te, 
autentiche e sorprendenti notizie di te.
Ti posso dare la mia tristezza,
la mia oscurità, la fame del mio cuore
cerco di corromperti con l’incertezza,il pericolo, la sconfitta.

Jorge Luis Borges

lunedì 10 novembre 2014

Escher


















Se il mondo ha la struttura del linguaggio
e il linguaggio ha la forma della mente
la mente con i suoi pieni e i suoi vuoti
è niente o quasi e non ci rassicura,
Così parlò Papirio. Era già scuro
e pioveva.
Mettiamoci al sicuro
disse e affrettò il passo senza accorgersi
che il suo era il linguaggio del delirio.
Relativity, Maurits Cornelis Escher

domenica 2 novembre 2014

L'Isola

Odisseo - Non sono immortale.
Calipso - Lo sarai se mi ascolti. Che cos’è vita eterna se non questo accettare l’istante che viene e 
l’istante che va? L’ebbrezza, il piacere, la morte, non hanno altro scopo. Cos’è stato finora il tuo 
errare inquieto?
Odisseo - Se lo sapessi, avrei già smesso. Ma tu dimentichi qualcosa.
Calipso - Dimmi
Odisseo - Quello che cerco l’ho nel cuore, come te.

Cesare Pavese - Dialoghi con Leucò - Dialogo l'Isola


















Arnold Böcklin 
Basilea, 16 ottobre 1827 – San Domenico di Fiesole, 16 gennaio 1901 

Lo squillo

Quando squilla il telefono, e leggo sul display il tuo numero, a volte non vorrei rispondere. Anche se è sempre un tuffo al cuore, un sottile piacere dell'ego, il desiderio di ogni giorno, ma il ricordo di un dolore che non vorrei  più provare.
Spingere il tasto e sentire il suono della tua voce è poi una cosa normale, anche se non succede da più di mese. 
Perché tutto è sempre stato normale tra noi. Normale come stare al mare  al tramonto e vederlo calmo, liscio, quasi immobile, con quel tenue rumore di risacca che diventa una musica, e sentirlo caldo anche se non lo tocchi. 
Perché io al mare ci sono nata, come ci sei nato tu, ed è al mare che ci siamo presi, come se in quel momento fosse la cosa più naturale da fare e poi ogni giorno e mai una volta con noia.
Perché quando una persona l'hai amata, anche per un solo giorno, l'hai amata per sempre e non puoi farci più niente, proprio niente.






Ricordare








Ricordo di Mary A.

















Un giorno di settembre, il mese azzurro,
tranquillo sotto un giovane susino
io tenni l'amor mio pallido e quieto
tra le mie braccia come un dolce sogno.
E su di noi nel bel cielo d'estate
c'era una nube ch'io mirai a lungo:
bianchissima nell'alto si perdeva
e quando riguardai era sparita.

E da quel giorno molte molte lune
trascorsero nuotando per il cielo.
Forse i susini ormai sono abbattuti:
Tu chiedi che ne è di quell'amore?
Questo ti dico: più non lo ricordo.
E pure certo, so cosa intendi.
Pure il suo volto più non lo rammento,
questo rammento: l'ho baciato un giorno.

Ed anche il bacio avrei dimenticato
senza la nube apparsa su nel cielo.
Questa ricordo e non potrò scordare:
era molto bianca e veniva giù dall'alto.
Forse i susini fioriscono ancora
e quella donna ha forse sette figli,
ma quella nuvola fiorì solo un istante
e quando riguardai sparì nel vento.

Bertold Brecht
Augusta, 10 febbraio 1898 – Berlino Est, 14 agosto 1956
paesaggio con nuvole - John Constable 
East Bergholt, Suffolk, 1776 - Londra 1837