La vita non è quella che si è vissuta ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla. (Gabriel Garcia Marquez) Libera autobiografia per immagini di Lucia
mercoledì 14 agosto 2013
venerdì 9 agosto 2013
Rimani!
Riposati accanto a me.
Non te ne andare.
Io ti veglierò.
Io ti proteggerò.
... Ti pentirai di tutto fuorchè d'essere venuto a me, liberamente, fieramente.
Ti amo.
Non ho nessun pensiero che non sia tuo; non ho nel sangue nessun desiderio che non sia per te.
Lo sai.
Non vedo nella mia vita altro compagno, non vedo altra gioia Rimani.
Riposati.
Non temere di nulla.
Dormi stanotte sul mio cuore.
Gabriele D'Annunzio
martedì 6 agosto 2013
Vittorie
il
5 agosto e in pochi lo sanno, è un giorno importantissimo per l’onore
delle donne: il 5 Agosto del 1981, infatti, attraverso la legge 442 fu
abolita in Italia una pratica a dir poco umiliante per il genere
femminile, ossia il matrimonio riparatore.
In sostanza, fino a poco più di trent’anni fa, per coloro che commettevano uno stupro, era possibile sfuggire alla condanna, a patto di sposare la donna violentata.
Forse oggi verrebbe da pensare quale donna vorrebbe maritarsi con il suo molestatore, ma bisogna fare molta attenzione ai contesti: la legge, di biblica ispirazione (Deuteronomio, 22, 23-29), era largamente utilizzata nel secolo scorso soprattutto al Sud, dove i signorotti locali spesso abusavano delle contadine povere e ignoranti, per poi farla franca attraverso questa legge.
La ragazza non aveva scelta: avendo perso l’onore assieme alla verginità, non avrebbe potuto trovare altro marito.
La prima giovane a ribellarsi a questa aberrante usanza fu Franca Viola , rapita e stuprata il 26 Dicembre 1965 da Filippo Melodia, un corteggiatore respinto facente parte di una famiglia mafiosa trapanese, rifiuto il matrimonio riparatore, facendo arrestare il suo aguzzino.
Nonostante le diffamazioni e le minacce ricevute, riuscì a uscire a testa alta da questa storia, sposando il suo ragazzo di allora e rivendicando per la prima volta il diritto delle donne alla loro dignità.
In sostanza, fino a poco più di trent’anni fa, per coloro che commettevano uno stupro, era possibile sfuggire alla condanna, a patto di sposare la donna violentata.
Forse oggi verrebbe da pensare quale donna vorrebbe maritarsi con il suo molestatore, ma bisogna fare molta attenzione ai contesti: la legge, di biblica ispirazione (Deuteronomio, 22, 23-29), era largamente utilizzata nel secolo scorso soprattutto al Sud, dove i signorotti locali spesso abusavano delle contadine povere e ignoranti, per poi farla franca attraverso questa legge.
La ragazza non aveva scelta: avendo perso l’onore assieme alla verginità, non avrebbe potuto trovare altro marito.
La prima giovane a ribellarsi a questa aberrante usanza fu Franca Viola , rapita e stuprata il 26 Dicembre 1965 da Filippo Melodia, un corteggiatore respinto facente parte di una famiglia mafiosa trapanese, rifiuto il matrimonio riparatore, facendo arrestare il suo aguzzino.
Nonostante le diffamazioni e le minacce ricevute, riuscì a uscire a testa alta da questa storia, sposando il suo ragazzo di allora e rivendicando per la prima volta il diritto delle donne alla loro dignità.
giovedì 1 agosto 2013
Veneri Violate
La nostra arte è un essere abbagliati dalla verità,
vera è la luce sul volto che arretra
con una smorfia, nient'altro
Franz Kafka
La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci
Isaac Asimov
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