Saffo
Ereso, 640 a.C. circa – Leucade, 570 a.C. circa
Vieni
inseguimi tra i cunicoli della mia mente
tastando al buio gli spigoli acuti delle mie paure.
Trovami nell'angolo più nero
Osservami.
Raccoglimi dolcemente scrollando la polvere dai miei vestiti.
Io ti seguirò
ovunque
La vita non è quella che si è vissuta ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla. (Gabriel Garcia Marquez) Libera autobiografia per immagini di Lucia
sabato 30 novembre 2013
lunedì 25 novembre 2013
Volare
Mi sollevi talmente in alto
che mi sembra di volare
le tue mani intorno a me
i miei occhi disperati
ed ancora increduli
Mi sollevi ancora e mi stringi
sempre più forte
nei tuoi occhi la follia
nei miei occhi il dolore
Mi lasci andare
cado a terra per sempre
in quel buio
assoluto sconosciuto
inimmaginabile
dove il caldo della tua stretta
è diventato il freddo eterno
Ora non volo più tra i sogni
della nostra vita immaginata
sollevata lievemente
dal vento dorato di sguardi
ricordi e speranze
Era tra le tue braccia
amore mio
amore mio dannato e sconosciuto
era tra la tue braccia
che avevo imparato a volare.
25/11/2013 Lucia
venerdì 8 novembre 2013
giovedì 7 novembre 2013
Viaggio ad Arezzo
madonnara lungo il corso
il teatro romano
la chimera
Federica e il mimo
Piazza Grande
la Maddalena di Piero della Francesca al Duomo
Il Duomo
la Pieve
Il mercato dell'antiquariato
mercoledì 6 novembre 2013
La festa dei defunti in Sicilia
Palermo
ossa di Morto o pasta garofanata
Come
diceva Verga in un suo racconto, in Sicilia la Celebrazione dei
Defunti era una vera
e propria festa dedicata ai bambini, infatti, secondo la tradizione, i
Defunti tornavano a visitare i loro cari per portare doni, frutta e
dolci, o addirittura per rubare,
ai loro piccoli parenti che erano stati buoni durante l’anno, mentre per quelli che non lo erano stati, nascondere le
grattugie. Sono i genitori, in effetti, ancora oggi, a preparare cesti di doni e dolci, che durante la notte, nascondono in casa, in modo che al risveglio i bambini possano trovali , e tutti insieme andare al cimitero a trovare e ringraziare i propri cari defunti.
La festa dei Morti, in Sicilia, affonda le sue radici in usanze antichissime ed i dolci che vengono preparati, "le ossa di morto ed i pupi di zucchero" si possono definire Dolci Antropomorfi.
È il 2 novembre,
nessuna meraviglia se in ogni città o paesino della Sicilia si faccia
paradossalmente gran festa: scuole chiuse per almeno due giorni, grandi
luminarie, bancarelle ovunque stracolme di giocattoli e, in qualche caso
come a Palermo e a Catania, una grandiosa “Fiera dei morti” piazzata al centro della città. Lo scopo della fiera è quello di comprare i giocattoli e dolci ai bambini.
L’origine e il significato di quest’usanza ci portano molto indietro nel tempo, si collega certamente a culti greco-romani ed al banchetto funebre un tempo comune a tutti i popoli del bacino del Mediterraneo, in cui si ha ancora un ricordo nel “consulo o cunsulato” siciliano. Questa usanza ha una doppia valenza: offerta di cibo alle anime dei defunti e offerta simbolica nei dolci in forma umana (pupi di zucchero oppure biscotti chiamati crozze ri morti – ossa di morto), come raffigurante delle anime dei defunti, “in maniera che cibandosi di loro, è come se ci si cibasse dei trapassati stessi” e si vuole far apparire agli occhi dei più piccoli la morte non come evento tragico della vita ma solamente come un passaggio obbligato ma sereno che tutte le anime devono intraprendere. Di dolci antropomorfi, sono celebri i Pupi di Zucchero, piccole statue di forma semplice, decorate con colori vivaci. I personaggi raffigurati sono tanti: paladini, legionari, dragoni, dame del settecento, fino ad arrivare a raffigurare caw-boy, paperino o personaggi di Dragon Ball. - See more at: http://www.blogsicilia.eu/dolci-dei-morti/#sthash.descgNoq.dpuf
Infatti
per le famose e buonissime “crozze
ri morti” o ossa di morto non si può parlare solo di
un’offerta di cibo alle anime dei defunti, ma una vera e propria
raffigurazione delle anime stesse, colte nella loro forma corporea.
Mangiare le ossa di morto equivale ad una sorta di atto di patrofagia,
un incameramento dell’essenza stessa dei trapassati. L’origine e il significato di quest’usanza ci portano molto indietro nel tempo, si collega certamente a culti greco-romani ed al banchetto funebre un tempo comune a tutti i popoli del bacino del Mediterraneo, in cui si ha ancora un ricordo nel “consulo o cunsulato” siciliano. Questa usanza ha una doppia valenza: offerta di cibo alle anime dei defunti e offerta simbolica nei dolci in forma umana (pupi di zucchero oppure biscotti chiamati crozze ri morti – ossa di morto), come raffigurante delle anime dei defunti, “in maniera che cibandosi di loro, è come se ci si cibasse dei trapassati stessi” e si vuole far apparire agli occhi dei più piccoli la morte non come evento tragico della vita ma solamente come un passaggio obbligato ma sereno che tutte le anime devono intraprendere. Di dolci antropomorfi, sono celebri i Pupi di Zucchero, piccole statue di forma semplice, decorate con colori vivaci. I personaggi raffigurati sono tanti: paladini, legionari, dragoni, dame del settecento, fino ad arrivare a raffigurare caw-boy, paperino o personaggi di Dragon Ball. - See more at: http://www.blogsicilia.eu/dolci-dei-morti/#sthash.descgNoq.dpuf
I pupi di zucchero, oltre a raffigurare semplici figure maschili e femminili, possono rappresentare i paladini della tradizione, personaggi virtuosi, che rappresentano un modello, un idolo, una trasposizione di quegli antenati trapassati, le cui virtù sono nutrimento dello spirito e della personalità, specialmente per i più piccoli in formazione.
È il 2 novembre,
nessuna meraviglia se in ogni città o paesino della Sicilia si faccia
paradossalmente gran festa: scuole chiuse per almeno due giorni, grandi
luminarie, bancarelle ovunque stracolme di giocattoli e, in qualche caso
come a Palermo e a Catania, una grandiosa “Fiera dei morti” piazzata al centro della città. Lo scopo della fiera è quello di comprare i giocattoli e dolci ai bambini.
L’origine e il significato di quest’usanza ci portano molto indietro nel tempo, si collega certamente a culti greco-romani ed al banchetto funebre un tempo comune a tutti i popoli del bacino del Mediterraneo, in cui si ha - See more at: http://www.blogsicilia.eu/dolci-dei-morti/#sthash.descgNoq.dpuf
L’origine e il significato di quest’usanza ci portano molto indietro nel tempo, si collega certamente a culti greco-romani ed al banchetto funebre un tempo comune a tutti i popoli del bacino del Mediterraneo, in cui si ha - See more at: http://www.blogsicilia.eu/dolci-dei-morti/#sthash.descgNoq.dpuf
È il 2 novembre,
nessuna meraviglia se in ogni città o paesino della Sicilia si faccia
paradossalmente gran festa: scuole chiuse per almeno due giorni, grandi
luminarie, bancarelle ovunque stracolme di giocattoli e, in qualche caso
come a Palermo e a Catania, una grandiosa “Fiera dei morti” piazzata al centro della città. Lo scopo della fiera è quello di comprare i giocattoli e dolci ai bambini.
L’origine e il significato di quest’usanza ci portano molto indietro nel tempo, si collega certamente a culti greco-romani ed al banchetto funebre un tempo comune a tutti i popoli del bacino del Mediterraneo, in cui si ha ancora un ricordo nel “consulo o cunsulato” siciliano. Questa usanza ha una doppia valenza: offerta di cibo alle anime dei defunti e offerta simbolica nei dolci in forma umana (pupi di zucchero oppure biscotti chiamati crozze ri morti – ossa di morto), come raffigurante delle anime dei defunti, “in maniera che cibandosi di loro, è come se ci si cibasse dei trapassati stessi” e si vuole far apparire agli occhi dei più piccoli la morte non come evento tragico della vita ma solamente come un passaggio obbligato ma sereno che tutte le anime devono intraprendere. Di dolci antropomorfi, sono celebri i Pupi di Zucchero, piccole statue di forma semplice, decorate con colori vivaci. I personaggi raffigurati sono tanti: paladini, legionari, dragoni, dame del settecento, fino ad arrivare a raffigurare caw-boy, paperino o personaggi di Dragon Ball. - See more at: http://www.blogsicilia.eu/dolci-dei-morti/#sthash.descgNoq.dpuf
L’origine e il significato di quest’usanza ci portano molto indietro nel tempo, si collega certamente a culti greco-romani ed al banchetto funebre un tempo comune a tutti i popoli del bacino del Mediterraneo, in cui si ha ancora un ricordo nel “consulo o cunsulato” siciliano. Questa usanza ha una doppia valenza: offerta di cibo alle anime dei defunti e offerta simbolica nei dolci in forma umana (pupi di zucchero oppure biscotti chiamati crozze ri morti – ossa di morto), come raffigurante delle anime dei defunti, “in maniera che cibandosi di loro, è come se ci si cibasse dei trapassati stessi” e si vuole far apparire agli occhi dei più piccoli la morte non come evento tragico della vita ma solamente come un passaggio obbligato ma sereno che tutte le anime devono intraprendere. Di dolci antropomorfi, sono celebri i Pupi di Zucchero, piccole statue di forma semplice, decorate con colori vivaci. I personaggi raffigurati sono tanti: paladini, legionari, dragoni, dame del settecento, fino ad arrivare a raffigurare caw-boy, paperino o personaggi di Dragon Ball. - See more at: http://www.blogsicilia.eu/dolci-dei-morti/#sthash.descgNoq.dpuf
L’origine
e il significato di quest’usanza ci portano molto indietro nel tempo,
si collega certamente a culti greco-romani ed al banchetto funebre un
tempo comune a tutti i popoli del bacino del Mediterraneo, in cui si ha
ancora un ricordo nel “consulo o cunsulato” siciliano. Questa usanza ha una doppia valenza: offerta di cibo alle anime dei defunti e offerta simbolica nei dolci in forma umana (pupi di zucchero oppure biscotti chiamati crozze ri morti – ossa di morto),
come raffigurante delle anime dei defunti, “in maniera che cibandosi di
loro, è come se ci si cibasse dei trapassati stessi” e si vuole far
apparire agli occhi dei più piccoli la morte non come evento tragico
della vita ma solamente come un passaggio obbligato ma sereno che tutte
le anime devono intraprendere. Di dolci antropomorfi, sono celebri i Pupi di Zucchero,
piccole statue di forma semplice, decorate con colori vivaci. I
personaggi raffigurati sono tanti: paladini, legionari, dragoni, dame
del settecento, fino ad arrivare a raffigurare caw-boy, paperino o
personaggi di Dragon Ball. - See more at:
http://www.blogsicilia.eu/dolci-dei-morti/#sthash.Ek24n1ID.dpuf
L’origine
e il significato di quest’usanza ci portano molto indietro nel tempo,
si collega certamente a culti greco-romani ed al banchetto funebre un
tempo comune a tutti i popoli del bacino del Mediterraneo, in cui si ha
ancora un ricordo nel “consulo o cunsulato” siciliano. Questa usanza ha una doppia valenza: offerta di cibo alle anime dei defunti e offerta simbolica nei dolci in forma umana (pupi di zucchero oppure biscotti chiamati crozze ri morti – ossa di morto),
come raffigurante delle anime dei defunti, “in maniera che cibandosi di
loro, è come se ci si cibasse dei trapassati stessi” e si vuole far
apparire agli occhi dei più piccoli la morte non come evento tragico
della vita ma solamente come un passaggio obbligato ma sereno che tutte
le anime devono intraprendere. Di dolci antropomorfi, sono celebri i Pupi di Zucchero,
piccole statue di forma semplice, decorate con colori vivaci. I
personaggi raffigurati sono tanti: paladini, legionari, dragoni, dame
del settecento, fino ad arrivare a raffigurare caw-boy, paperino o
personaggi di Dragon Ball. - See more at:
http://www.blogsicilia.eu/dolci-dei-morti/#sthash.Ek24n1ID.dpuf
questi erano i dolci che ricevevo sempre il 2 novenbre,
non volevo rovinare la bella immagine dei Pupi,
ma il desiderio di assopare la gustosità
che quelle bellissime forme mi faceva resistere ben poco!
martedì 5 novembre 2013
Iscriviti a:
Post (Atom)