Palermo
ossa di Morto o pasta garofanata
Come
diceva Verga in un suo racconto, in Sicilia la Celebrazione dei
Defunti era una vera
e propria festa dedicata ai bambini, infatti, secondo la tradizione, i
Defunti tornavano a visitare i loro cari per portare doni, frutta e
dolci, o addirittura per
rubare,
ai loro piccoli parenti che erano stati buoni durante l’anno, mentre per quelli che non lo erano stati, nascondere le
grattugie.
Sono i genitori, in effetti, ancora oggi, a preparare cesti di doni e dolci, che durante la notte, nascondono in casa,
in modo che al risveglio i bambini possano trovali , e tutti insieme andare al cimitero
a trovare e ringraziare i propri cari defunti.
La
festa dei Morti, in Sicilia, affonda le sue radici in usanze
antichissime ed i dolci che vengono preparati, "le ossa di morto ed i
pupi di zucchero" si possono definire Dolci Antropomorfi.
È il
2 novembre,
nessuna meraviglia se in ogni città o paesino della Sicilia si faccia
paradossalmente gran festa: scuole chiuse per almeno due giorni, grandi
luminarie, bancarelle ovunque stracolme di giocattoli e, in qualche caso
come a Palermo e a Catania, una grandiosa
“Fiera dei morti” piazzata al centro della città. Lo scopo della fiera è quello di comprare i giocattoli e dolci ai bambini.
L’origine
e il significato di quest’usanza ci portano molto indietro nel
tempo, si collega certamente a culti greco-romani ed al banchetto
funebre un tempo comune a tutti i popoli del bacino del Mediterraneo, in
cui si ha ancora un ricordo nel “consulo o cunsulato” siciliano. Questa
usanza ha una doppia valenza: offerta di cibo alle anime dei defunti e
offerta simbolica nei dolci in forma umana
(pupi di zucchero oppure biscotti chiamati
crozze ri morti –
ossa di morto),
come raffigurante delle anime dei defunti, “in maniera che cibandosi di
loro, è come se ci si cibasse dei trapassati stessi” e si vuole far
apparire agli occhi dei più piccoli la morte non come evento tragico
della vita ma solamente come un passaggio obbligato ma sereno che tutte
le anime devono intraprendere. Di dolci antropomorfi, sono celebri i
Pupi di Zucchero,
piccole statue di forma semplice, decorate con colori vivaci. I
personaggi raffigurati sono tanti: paladini, legionari, dragoni, dame
del settecento, fino ad arrivare a raffigurare caw-boy, paperino o
personaggi di Dragon Ball. - See more at:
http://www.blogsicilia.eu/dolci-dei-morti/#sthash.descgNoq.dpuf
Infatti
per le famose e buonissime “crozze
ri morti” o ossa di morto non si può parlare solo di
un’offerta di cibo alle anime dei defunti, ma una vera e propria
raffigurazione delle anime stesse, colte nella loro forma corporea.
Mangiare le ossa di morto equivale ad una sorta di atto di patrofagia,
un incameramento dell’essenza stessa dei trapassati.
I pupi di
zucchero, oltre a raffigurare
semplici figure maschili e femminili, possono rappresentare i paladini
della tradizione, personaggi virtuosi, che rappresentano un modello, un
idolo, una trasposizione di quegli antenati trapassati, le cui virtù
sono nutrimento dello spirito e della personalità, specialmente per i
più piccoli in formazione.
È il 2 novembre,
nessuna meraviglia se in ogni città o paesino della Sicilia si faccia
paradossalmente gran festa: scuole chiuse per almeno due giorni, grandi
luminarie, bancarelle ovunque stracolme di giocattoli e, in qualche caso
come a Palermo e a Catania, una grandiosa “Fiera dei morti” piazzata al centro della città. Lo scopo della fiera è quello di comprare i giocattoli e dolci ai bambini.
L’origine e il significato di quest’usanza ci portano molto indietro nel
tempo, si collega certamente a culti greco-romani ed al banchetto
funebre un tempo comune a tutti i popoli del bacino del Mediterraneo, in
cui si ha - See more at:
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È il
2 novembre,
nessuna meraviglia se in ogni città o paesino della Sicilia si faccia
paradossalmente gran festa: scuole chiuse per almeno due giorni, grandi
luminarie, bancarelle ovunque stracolme di giocattoli e, in qualche caso
come a Palermo e a Catania, una grandiosa
“Fiera dei morti” piazzata al centro della città. Lo scopo della fiera è quello di comprare i giocattoli e dolci ai bambini.
L’origine e il significato di quest’usanza ci portano molto indietro nel
tempo, si collega certamente a culti greco-romani ed al banchetto
funebre un tempo comune a tutti i popoli del bacino del Mediterraneo, in
cui si ha ancora un ricordo nel “consulo o cunsulato” siciliano. Questa usanza ha una doppia valenza: offerta di cibo alle anime dei defunti e offerta simbolica nei dolci in forma umana
(pupi di zucchero oppure biscotti chiamati
crozze ri morti –
ossa di morto),
come raffigurante delle anime dei defunti, “in maniera che cibandosi di
loro, è come se ci si cibasse dei trapassati stessi” e si vuole far
apparire agli occhi dei più piccoli la morte non come evento tragico
della vita ma solamente come un passaggio obbligato ma sereno che tutte
le anime devono intraprendere. Di dolci antropomorfi, sono celebri i
Pupi di Zucchero,
piccole statue di forma semplice, decorate con colori vivaci. I
personaggi raffigurati sono tanti: paladini, legionari, dragoni, dame
del settecento, fino ad arrivare a raffigurare caw-boy, paperino o
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L’origine
e il significato di quest’usanza ci portano molto indietro nel tempo,
si collega certamente a culti greco-romani ed al banchetto funebre un
tempo comune a tutti i popoli del bacino del Mediterraneo, in cui si ha
ancora un ricordo nel “consulo o cunsulato” siciliano. Questa usanza ha una doppia valenza: offerta di cibo alle anime dei defunti e offerta simbolica nei dolci in forma umana
(pupi di zucchero oppure biscotti chiamati
crozze ri morti –
ossa di morto),
come raffigurante delle anime dei defunti, “in maniera che cibandosi di
loro, è come se ci si cibasse dei trapassati stessi” e si vuole far
apparire agli occhi dei più piccoli la morte non come evento tragico
della vita ma solamente come un passaggio obbligato ma sereno che tutte
le anime devono intraprendere. Di dolci antropomorfi, sono celebri i
Pupi di Zucchero,
piccole statue di forma semplice, decorate con colori vivaci. I
personaggi raffigurati sono tanti: paladini, legionari, dragoni, dame
del settecento, fino ad arrivare a raffigurare caw-boy, paperino o
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L’origine
e il significato di quest’usanza ci portano molto indietro nel tempo,
si collega certamente a culti greco-romani ed al banchetto funebre un
tempo comune a tutti i popoli del bacino del Mediterraneo, in cui si ha
ancora un ricordo nel “consulo o cunsulato” siciliano. Questa usanza ha una doppia valenza: offerta di cibo alle anime dei defunti e offerta simbolica nei dolci in forma umana
(pupi di zucchero oppure biscotti chiamati
crozze ri morti –
ossa di morto),
come raffigurante delle anime dei defunti, “in maniera che cibandosi di
loro, è come se ci si cibasse dei trapassati stessi” e si vuole far
apparire agli occhi dei più piccoli la morte non come evento tragico
della vita ma solamente come un passaggio obbligato ma sereno che tutte
le anime devono intraprendere. Di dolci antropomorfi, sono celebri i
Pupi di Zucchero,
piccole statue di forma semplice, decorate con colori vivaci. I
personaggi raffigurati sono tanti: paladini, legionari, dragoni, dame
del settecento, fino ad arrivare a raffigurare caw-boy, paperino o
personaggi di Dragon Ball. - See more at:
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questi erano i dolci che ricevevo sempre il 2 novenbre,
non volevo rovinare la bella immagine dei Pupi,
ma il desiderio di assopare la gustosità
che quelle bellissime forme mi faceva resistere ben poco!