Quando Giorgiana Masi si accascia a terra, lungo una strada
del
lungotevere romano,
sono quasi le 8 di sera del 12 maggio 1977:
giorno
di scontri, cariche della polizia, lacrimogeni e spari di armi da fuoco
verso i manifestanti che stavano celebrando il terzo anniversario
della
vittoria del referendum sul divorzio.
Giorgiana è tra i giovani che
riempiono le strade di Roma e sta cercando,
come molti altri, un rifugio
dalla pioggia
di candelotti lacrimogeni provenienti dal cielo.
All’improvviso da Ponte Garibaldi – dove si trovano i reparti della
polizia –
parte una sequenza di colpi: alcuni proiettili feriscono alla
gamba una ragazza.
Poco dopo, raggiungono anche Giorgiana Masi alla
schiena:
18 anni, studentessa di liceo.
Noi che abbiamo vissuto i giorni di quella stessa Storia non dimentichiamo