La vita non è quella che si è vissuta ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla. (Gabriel Garcia Marquez) Libera autobiografia per immagini di Lucia
mercoledì 30 novembre 2011
lunedì 28 novembre 2011
Ezra Weston Loomis Pound
Hailey 1885 – Venezia1972
L'albero m'è penetrato nelle mani
L'albero m'è penetrato nelle mani,
La sua linfa m'è ascesa nelle braccia,
L'albero m'è cresciuto nel seno -
Profondo,
I rami spuntano da me come braccia.
Sei albero,
Sei muschio,
Sei violette trascorse dal vento -
Creatura - alta tanto - tu sei,
E tutto questo è follia al mondo.
Francesca
Venivi innanzi uscendo dalla notte
recavi fiori in mano
ora uscirai fuori da una folla confusa,
da un tumulto di parole intorno a te.
Io che ti avevo veduta fra le cose prime
mi adirai quando sentii dire il tuo nome
in luoghi volgari.
Avrei voluto che le onde fredde sulla mia mente fluttuassero
e che il mondo inaridisse come una foglia morta,
o vuota bacca di dente di leone, e fosse spazzato via,
per poterti ritrovare,
sola
giovedì 24 novembre 2011
2001 Odissea nello Spazio
« Ognuno
è libero di speculare a suo gusto
sul significato filosofico del film,
io ho tentato di rappresentare un'esperienza visiva,
che aggiri la
comprensione per penetrare
con il suo contenuto emotivo direttamente
nell'inconscio. »
Stanley Kubrick
1968
Indubbiamente 43 anni fa mi fu difficile capire appieno
questa straordinaria opera cinematografica.
Successivamente,
vedendolo con una diversa maturità, ho compreso
quanto questo film,
oltre ad essere stato assolutamente rivoluzionario,
nel suo genere,
e nella sua perfetta fusione tra storia e futuro,
sia in grado
di far provare costantemente grandi emozioni.
Oggi che sono trascorsi 10 anni dalla data di riferimento,
che la nostra vita è così diversa da
quella descritta nelle scene
e che la conquista dello spazio
non è sicuramente una delle priorità dell'uomo,
2001 Odissea nello spazio, resta un film affascinante ed unico.
Soprattutto rimango rapita dal vortice
delle meravigliose musiche, come l'apocalittico
“Così parlò Zaratustra” di Richard Strauss
e lo struggente "Gayane della Suite n°3" di Aram Khachaturian .
mercoledì 23 novembre 2011
Le mie favole quando non c'era la TV
Gianni Rodari
Omegna 1920 - Roma 1980
Racconti
Il professor Grammaticus,
viaggiando in treno, ascoltava la conversazione dei suoi
compagni di scompartimento. erano operai meridionali,
emigrati all'estero in cerca di lavoro: erano tornati in
Italia per le elezioni, poi avevano ripreso la strada
del loro esilio.
- Io ho andato in Germania nel
1958, - diceva uno di loro.
- Io ho andato prima in Belgio,
nelle miniere di carbone. Ma era una vita troppo dura.
Per un poco il professor
Grammaticus li stette ad ascoltare in silenzio. A
guardarlo bene, però, pareva una pentola in
ebollizione. Finalmente il coperchio saltò, e il
professor Grammaticus esclamò, guardando severamente i
suoi compagni:
- Ho andato! Ho andato! Ecco di
nuovo il benedetto vizio di tanti italiani del sud di
usare il verbo avere al posto del verbo essere. Non vi
hanno insegnato a scuola che si dice: "Sono
andato"?
Gli emigranti tacquero, pieni di
rispetto per quel signore tanto perbene, con i capelli
bianchi che gli uscivano di sotto il cappello nero.
- Il verbo andare, - continuò il
professor Grammaticus,- è un verbo intransitivo, e come
tale vuole l'ausiliare essere.
Gli emigranti sospirarono. Poi uno
di loro tossì per farsi coraggio e disse:
- Sarà come lei dice, signore. Lei
deve aver studiato molto. Io ho fatto la seconda
elementare, ma già allora dovevo guardare più alle
pecore che ai libri. Il verbo andare sarà anche quella
cosa che dice lei.
- Un verbo intransitivo.
Ecco, sarà un verbo intransitivo,
una cosa importantissima, non discuto. ma a me sembra un
verbo triste, molto triste. Andare a cercar lavoro in
casa d'altri... lasciare la famiglia, i bambini.
Il professor Grammaticus cominciò
a balbettare.
- Certo... veramente... insomma,
però... comunque si dice sono andato, non ho andato. Ci
vuole il verbo "essere": io sono, tu sei, egli
è...
- Eh,- disse l'emigrante,
sorridendo con gentilezza,- io sono, noi siamo!... Lo sa
dove siamo noi, con tutto il verbo essere e con tutto il
cuore? Siamo sempre al paese, anche se abbiamo andato in
Germania e in Francia. siamo sempre là, è là che
vorremmo restare, e avere belle fabbriche per lavorare,
e belle case per abitare.
E guardava il professor Grammaticus
con i suoi occhi buoni e puliti. e il professor
Grammaticus aveva una gran voglia di darsi dei pugni in
testa. e intanto borbottava tra sé: - Stupido! Stupido
che non sono altro. vado a cercare gli errori nei
verbi... ma gli errori più grossi sono nelle cose!
Il Paese con la esse davanti
Giovannino Perdigiorno era un grande
viaggiatore. Viaggia e viaggia, capitò nel paese con
l'esse davanti.
- Ma che razza di paese è? - domandò a un cittadino
che prendeva il fresco sotto un albero.
Il cittadino, per tutta risposta, cavò di tasca un
temperino e lo mostrò bene aperto sul palmo della mano.
- Vede questo?
- E' un temperino.
- Tutto sbagliato. Invece è uno «stemperino», cioè
un temperino con l'esse davanti. Serve a far ricrescere
le matite, quando sono consumate, ed è molto utile
nelle scuole.
- Magnifico, - disse Giovannino. - E poi?
- Poi abbiamo lo «staccapanni».
- Vorrà dire l'attaccapanni.
- L'attaccapanni serve a ben poco, se non avete il
cappotto da attaccarci. Col nostro «staccapanni» è
tutto diverso. Lì non bisogna attaccarci niente, c'è
già tutto attaccato. Se avete bisogno di un cappotto
andate lì e lo staccate. Chi ha bisogno di una giacca,
non deve mica andare a comprarla: passa dallo
staccapanni e la stacca. C'è lo staccapanni d'estate e
quello d'inverno, quello per uomo e quello per signora.
Così si risparmiano tanti soldi.
- Una vera bellezza. E poi?
- Poi abbiamo la macchina «sfotografica», che invece
di fare le fotografie fa le caricature, così si ride.
Poi abbiamo lo «scannone».
- Brrr, che paura.
- Tutt'altro. Lo «scannone» è il contrario del
cannone, e serve per disfare la guerra.
- E come funziona?
- E' facilissimo, può adoperarlo anche un bambino. Se
c'è la guerra, suoniamo la stromba, spariamo lo
scannone e la guerra è subito disfatta.
Che meraviglia il paese con l'esse davanti.
B. P.
Tutte le lettere dell'alfabeto hanno un suono vivace e lieto tranne l'Acca che, come si sa, un suono proprio non ce l'ha. Ci sono lettere importanti:l'A che a tutte sta davanti,del suo primato è molto orgogliosae porta sempre la Maglia rosa; la Zeta, con cui si scrive «zero»,è più temuta dell'Uomo Nero. Ci sono lettere buone e carecome la G del verbo giocare.
Certe lettere vanno in coppia, e la T spesso si raddoppia...Ma la coppia più speciale,
famosa su scala internazionale, è quella che vedete qui:una B. con una P.
B.P... Che vuol dire? Pensateci un po':forse Buon Pranzo... forse Buon Pro...Oppure...
Buona Passeggiata?Trovate da soli la ... Bella Pensata.
<<<<<< >>>>>>
Uno dei libri più belli della mia prima infanzia
Il Paese degli alberi di natale
1962
illustrato da Bruno Munari
1962
illustrato da Bruno Munari
martedì 22 novembre 2011
Storie che si ripetono
Corsi e ricorsi storici. Un discorso quanto mai attuale...
Il 4 giugno 1963 Kennedy firmò l'"order 11110" che restituiva la sovranità monetaria
allo Stato, togliendola dalle mani della banca centrale USA, la FED che -
come tutte le banche centrali operanti oggi nel mondo, tutte legate Rothschild
è di proprietà privata. Sei mesi dopo fu ucciso. (una coincidenza?) Il suo successore,
uomo delle banche, annullò immediatamente il famoso "order 11110".
"Signore e signori, la parola "segretezza" è ripugnante, in una società aperta e libera. E noi come popolo, ci siamo opposti, intrinsecamente e storicamente, alle società segrerte, ai giuramenti segreti e alle riunioni segrete. Siamo di fronte, in tutto il mondo, ad una cospirazione monolitica e spietata, basata soprattutto su mezzi segreti, per espandere la sua sfera d'influenza, sull'infiltrazione anzichè sull'invasione, sulla sovversione anzichè sulle elezioni, sull'intimidazione anzichè sulla libera scelta. E' un sistema che ha reclutato ampie risorse umane e materiali nella costruzione di una macchina affiatata, altamente efficiente, che combina operazioni militari, diplomatiche, di intelligence, operazioni economiche, scietifiche e politiche. Le sue azioni non sono diffuse, ma tenute segrete. I suoi errori non vengono messi in evidenza, ma nascosti, i suoi dissidenti non sono elogiati, ma ridotti al silenzio. Nessuna spesa viene contestata, nessun segreto viene rivelato. Ecco perchè il legislatore ateniese Solone decretò che evitare le controversie fosse un crimine per ogni cittadino. Sto chiedendo il vostro aiuto, nel difficilissimo compito di informare e allertare il popolo americano."
John F. Kennedy
lunedì 21 novembre 2011
Veni l'autunnu
Veni l'autunnu
scura cchiù prestu
l'albiri peddunu i fogghi
e accumincia 'a scola
da' mari già si sentunu i riuturi
e a' mari già si sentunu i riuturi.
Mo patri m'insignau lu muraturi
pl nan sapiri leggiri e scriviri
è inutili ca 'ntrizzi
e fai cannola
lu santu è di mammuru
e nan sura.
Sparunu i bummi
supra a Nunziata
'n cielu fochi di culuri
'n terra aria bruciata
e tutti appressu o santu
'nda vanedda
Sicilia bedda mia
Sicilia bedda.
Chi stranu e cumplicatu sintimentu
gnonnu ti l'aia diri
li mo peni
cu sapi si si in gradu di capiri
no sacciu comu mai
ti uogghiu beni.
Messmuka issmi khalifa
adrussu 'allurata al 'arabiata
likulli schain uactin ua azan.
Likulli helm muthabir amal
likulli helm muthabir amal.
no sacciu comu mai
ti uogghiu beni.
Messmuka issmi khalifa
adrussu 'allurata al 'arabiata
likulli schain uactin ua azan.
Likulli helm muthabir amal
likulli helm muthabir amal.
Il Cammino interminabile
Ci penzi quannu abballamu
E dintra all'occhi tutte e dui ni vaddamu.
Stu novu amicu tò nan sapi nenti…..
No sapi caia statu ju lu tò amanti.
Li turchi mi pigghiaru intra lu cori
A tradimentu m'arrubbaru l'amuri
‘nzignatimi la via prima cà scura
ca di sti patti stannu d'arretu e mura.
Si no mi cuccu ‘n terra o ‘nda lu lettu
Ca di li vermi sugnu già mangiatu tuttu.
Si no mi cuccu ‘n terra o ‘nda lu lettu……
Curri e na stanca ‘u cavaddu ‘i Monreali
‘U tempu sta finennu na ‘n ci pinzari
macari aceddi sunu stanchi di cantari
su tempu ……..
mi l'aia passatu tra peni e turmenti
li peni di lu ‘nfernu nan su nenti
E dintra all'occhi tutte e dui ni vaddamu.
Stu novu amicu tò nan sapi nenti…..
No sapi caia statu ju lu tò amanti.
Li turchi mi pigghiaru intra lu cori
A tradimentu m'arrubbaru l'amuri
‘nzignatimi la via prima cà scura
ca di sti patti stannu d'arretu e mura.
Si no mi cuccu ‘n terra o ‘nda lu lettu
Ca di li vermi sugnu già mangiatu tuttu.
Si no mi cuccu ‘n terra o ‘nda lu lettu……
Curri e na stanca ‘u cavaddu ‘i Monreali
‘U tempu sta finennu na ‘n ci pinzari
macari aceddi sunu stanchi di cantari
su tempu ……..
mi l'aia passatu tra peni e turmenti
li peni di lu ‘nfernu nan su nenti
Ci pensi quando ballammo
e dentro gli occhi tutti e due ci guardammo
questo tuo nuovo amico non sa niente...
non sa che sono stato io il tuo amante.
I turchi mi presero dentro il cuore
a tradimento mi rubarono l'amore
insegnandomi la via prima che scurisce
che questi patti stanno dietro le mura.
Se no mi corico a terra o nel letto
che dei vermi sono già tutto mangiato.
Se no mi corico a terra o nel letto......
Corre e si stanca il cavallo di monreale
il tempo sta finendo non ci pensare
magari gli uccelli sono stanchi di cantare
questo tempo.......
me lo sono passato tra pene e tormenti
le pene dell'inferno non sono niente
e dentro gli occhi tutti e due ci guardammo
questo tuo nuovo amico non sa niente...
non sa che sono stato io il tuo amante.
I turchi mi presero dentro il cuore
a tradimento mi rubarono l'amore
insegnandomi la via prima che scurisce
che questi patti stanno dietro le mura.
Se no mi corico a terra o nel letto
che dei vermi sono già tutto mangiato.
Se no mi corico a terra o nel letto......
Corre e si stanca il cavallo di monreale
il tempo sta finendo non ci pensare
magari gli uccelli sono stanchi di cantare
questo tempo.......
me lo sono passato tra pene e tormenti
le pene dell'inferno non sono niente
Stranizza d’amuri
Stranizza d’amuri
‘Ndo vadduni da Scammacca
i carritteri ogni tantu
lassaunu i loru bisogni
e i muscuni ciabbulaunu supra
jeumu a caccia di lucettuli…
‘a litturina da ciccum-etnea
i saggi ginnici ‘u Nabuccu
‘a scola sta finennu.
Man manu ca passunu li jonna
sta frevi mi trasi ‘nda ll’ossa
‘ccu tuttu ca fora c’è ‘a guerra
mi sentu stranizza d’amuri… l’amuri
e quannu t’ancontru ‘nda strata
mi veni ‘na scossa ‘ndo cori
‘ccu tuttu ca fora si mori
na’ mori stranizza d’amuri… l’amuri.
i carritteri ogni tantu
lassaunu i loru bisogni
e i muscuni ciabbulaunu supra
jeumu a caccia di lucettuli…
‘a litturina da ciccum-etnea
i saggi ginnici ‘u Nabuccu
‘a scola sta finennu.
Man manu ca passunu li jonna
sta frevi mi trasi ‘nda ll’ossa
‘ccu tuttu ca fora c’è ‘a guerra
mi sentu stranizza d’amuri… l’amuri
e quannu t’ancontru ‘nda strata
mi veni ‘na scossa ‘ndo cori
‘ccu tuttu ca fora si mori
na’ mori stranizza d’amuri… l’amuri.
Traduzione:
Nel vallone di Scammacca
i carrettieri ogni tanto
lasciavano i loro bisogni
e i mosconi ci volavano sopra
andavamo a caccia di lucertole
il vagone della circum-etnea
i saggi ginnici al Nabucco
la scuola sta finendo
man mano che passano i giorni
questa febbre mi entra nelle ossa
Anche se fuori c’è guerra
mi sento una stranezza d’amore…l’amore
e quando ti incontro per strada
mi viene una scossa nel cuore
con tutto che fuori si muore
non muore questa stranezza d’amore…l’amore.
i carrettieri ogni tanto
lasciavano i loro bisogni
e i mosconi ci volavano sopra
andavamo a caccia di lucertole
il vagone della circum-etnea
i saggi ginnici al Nabucco
la scuola sta finendo
man mano che passano i giorni
questa febbre mi entra nelle ossa
Anche se fuori c’è guerra
mi sento una stranezza d’amore…l’amore
e quando ti incontro per strada
mi viene una scossa nel cuore
con tutto che fuori si muore
non muore questa stranezza d’amore…l’amore.
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