sabato 12 novembre 2011

Dizionario del Diavolo

di
Ambrose Bierce 
1842/1914 

                        (Attenzione! Scatena ilarità e Sviluppa l'Intelligenza)

A
Abbondanza. Condizione che permette di rifiutare, grazie alla provvidenza, l'elemosina al povero.
Abiurare. Fare un primo passo verso un felice ritorno.
Abominevole. La qualità delle opinioni altrui.
Aforisma. Saggezza predigerita.
Allah. L'ente supremo dei maomettani, da non confondersi con quello dei cristiani, degli ebrei, ecc.
Ambidestro. Capace di rubare con tutte e due le mani.
Amicizia. Una nave abbastanza grande per portare due persone quando si naviga in buone acque, ma riservata a una sola quando le acque si fanno difficili.
Ammirazione. La nostra cortese ammissione che un'altra persona ci somiglia.
Amore. Parola inventata dai poeti per far rima con cuore.
Angoscia. Malattia che si contrae assistendo alla prosperità di un amico.
Anno. Una serie di trecentosessantacinque delusioni.
Apatico. Sposato da sei settimane.
Applauso. L'eco di un luogo comune.
Arcivescovo. Dignitario ecclesiastico che batte in santità di un punto il semplice vescovo.
Arte. Parola che non ha nessuna definizione.
Audacia. Una delle più notevoli qualità dell'uomo quando è in una posizione inattaccabile.

B
Bacco. Divinità di comodo, inventata dagli antichi come scusa per ubriacarsi.
Basso. Lo è ciò che caratterizza le ragioni degli altri.
Battesimo. Rito sacro di tale efficacia che chi si ritrova in Paradiso senza esservi stato sottoposto sarà infelice per sempre.
Battezzare. Infliggere con grandi cerimonie un nome a un povero bambino incapace di difendersi. Il rito richiede fra l'altro che il bambino venga bagnato in modo che il nome gli si appiccichi.
Bellezza. Il mezzo con cui una donna conquista l'amante e terrorizza il marito.
Bruttezza. Dono che gli dei fanno a certe donne, e che rende possibile la virtù senza l'esercizio dell'umiltà.
Buddismo. Un'assurda forma di eresia perversamente praticata da circa tre quarti della razza umana.

C
Calamità. Le calamità sono di due tipi: la nostra sfortuna e la fortuna degli altri.
Cannone. Strumento impiegato per la rettifica dei confini nazionali.
Canonizzare. Prendere un peccatore morto e tirarne fuori un santo.
Carne. Seconda persona della Trinità secolare: la prima e la terza sono rispettivamente il Mondo e il Diavolo.
Catechismo. Una scelta di indovinelli teologici in cui dubbi universali ed eterni vengono risolti con risposte limitate ed evasive.
Cavillatore. Chiunque critichi il nostro lavoro.
Cavolo. Ortaggio familiare ai nostri orti e alle nostre cucine, grosso e saggio all'incirca quanto la testa di un uomo.
Cenobita. Uomo che devotamente si allontana dal mondo per meditare sul peccato della malvagità e che, per tenerselo bene a mente, entra a far parte di una comunità dove abbondano i cattivi esempi.
Cervello. Organo con cui pensiamo di pensare.
Chiesa. Luogo in cui il pastore adora Dio e le donne adorano il pastore.
Cinico. Mascalzone che, a causa di un difetto alla vista, vede le cose come realmente sono e non come dovrebbero essere.
Cleptomane. Un ladro ricco.
Colpevole. Trattasi sempre di un'altra persona.
Confessione. Sacramento per cui il sacerdote si dispone a perdonare i peccati grossi in cambio del piacere di sentirsi raccontare quelli piccoli.
Confine. In politica, la linea immaginaria fra due nazioni che separa gli immaginari diritti dell'una dagli immaginari diritti dell'altra.
Congratulazione. La veste elegante dell'invidia.
Consultare. Consiste nel richiedere l'approvazione altrui in merito a una decisione già adottata.
Convento. Luogo di ritiro per signore che desiderano poter meditare a loro agio sugli effetti letali dell'ozio.
Cristiano. Persona convinta che il Nuovo Testamento sia un libro ispirato da Dio e straordinariamente adatto alle esigenze spirituali del suo prossimo.
Seguace degli insegnamenti di Cristo finché questi non contraddicano i peccati cui indulge più volentieri.

D

Decesso. La morte di un personaggio altolocato.
Deista. Così viene definito chi crede in Dio, ma si riserva il diritto di adorare il Diavolo.
Demagogo. Un avversario politico.
Dentista. Un prestigiatore che, dopo aver messo del metallo nella tua bocca, tira fuori monete dalle tue tasche.
Destino. Misteriosa entità che dovrebbe controllare tutte le sorti umane e che viene invocata soprattutto da chi sbaglia per scusare il proprio insuccesso e dai tiranni per giustificare i propri crimini.
Devozione. Leggera forma di aberrazione mentale provocata da cause diverse; in amore da un surplus di pressione sanguigna; in materia religiosa da dispepsia cronica.
Diagnosi. Talento molto sviluppato fra i medici che consiste nell'intuire l'entità del conto in banca del paziente in modo da poter stabilire quanto a lungo debba essere ammalato.
Dilettante. Pubblica calamità che scambia il gusto con il talento e confonde la sua ambizione con le sue capacità effettive.
Diplomazia. L'arte e il dovere di mentire per il proprio paese.
Discussione. Uno dei tanti metodi per confermare gli altri nei loro errori.
Divinazione. Arte di ficcare il naso fra i segreti dell'occulto; può realizzarsi in molte forme, grazie alle varietà fruttifere dell'umana credulità e dabbenaggine.
Dottore. Un gentiluomo che prospera con le malattie e muore con la buona salute.

E
Egocentrico. Persona dai gusti volgari, più interessata a sé stessa che a me.
Egoista. Persona priva di considerazione per l'egoismo altrui.
Empietà. L'altrui irriverenza nei confronti del mio dio personale.
Epidemia. Malattia a tendenza sociale e assolutamente sgombra da pregiudizi.
Epitaffio. Iscrizione tombale che dimostra chiaramente come le virtù acquisite con la morte abbiano effetto retroattivo.
Evangelista. Colui che diffonde la buona novella, come per esempio, in senso religioso, colui che promette la nostra salvezza e l'irrevocabile dannazione del nostro vicino.

F
Fanciullezza. Periodo di transizione nella vita umana che sta tra l'idiozia dell'infanzia e la follia della giovinezza, a due passi dalle colpe della maturità e a tre dai rimorsi della vecchiaia.
Fede. Credere senza prove a ciò che viene detto da uno che parla senza cognizione di causa di cose senza paragone.
Fedeltà. Virtù particolare che contraddistingue coloro che stanno per essere traditi.
Felicità. Gradevole sensazione suscitata dalla contemplazione delle miserie altrui.
Filosofia. Strada con molte diramazioni, che conduce dal nulla a nessun posto.
Futuro. È il tempo in cui i nostri affari prosperano, i nostri amici sono sinceri e la nostra felicità è assicurata.

G
Gentile. Esperto nell'arte e nella pratica della dissimulazione.
Giove. Mitico essere che Greci e Romani assurdamente supponevano fosse il supremo reggitore dell'universo (all'oscuro com'erano dell'esistenza della nostra santa religione).
Gratitudine. Un sentimento che sta a metà strada fra il beneficio ricevuto e quello previsto o atteso.

I

Idolatra. Chiunque professi una religione che non condividiamo e la cui simbologia si differenzi nettamente dalla nostra.
Imperturbabile. Dotato di grande forza morale per sopportare le sciagure che affliggono un altro.
Incenso. In materia religiosa, un argomento rivolto al naso.
Infedele. A New York viene così definito chi non crede in Cristo; a Costantinopoli, invece, chi ci crede.
Intelligenza. Nella nostra civiltà, e nella nostra forma di governo repubblicano, l'intelligenza è tenuta in così alta considerazione che la si esonera automaticamente dal peso di qualsiasi pubblico ufficio.
Inumanità. Una delle qualità caratteristiche dell'essere umano.
Irreligiosità. La più diffusa fra tutte le grandi religioni della terra.

L
Ladro. Termine popolare per designare una persona che ottiene con successo la proprietà altrui.
Lode. Omaggio che porgiamo alle imprese che somigliano alle nostre ma non le eguagliano.
Longevità. Estensione smodata della paura della morte.

M

Magia. L'arte di convertire la superstizione in moneta sonante.
Mammone. Il dio della religione più seguita in tutto il mondo. Il suo tempio principale si trova nella città santa di New York.
Manna. Cibo miracolosamente donato agli Israeliti nel deserto. Quando venne loro a mancare, essi decisero di sistemarsi e di coltivare il terreno, fertilizzandolo, di regola, con i cadaveri degli abitanti originari.
Martire. Dicesi di chi procede con più o meno ben dissimulata riluttanza verso una morte desiderata.
Matrimonio. Lo stato o condizione di una piccola comunità, costituita da un padrone, una padrona, e due schiavi. In tutto due persone.
Mattino. La fine della notte e l'alba dello scoramento.
Merito. Le qualità che dimostrano il nostro buon diritto a ottenere ciò che qualcun altro si prende.
Miracolo. Atto o evento che non rientra nell'ordine naturale delle cose, e non si può spiegare, come ad esempio vincere contro una normale mano di quattro re e un asso con quattro assi e un re.
Mistificazione. La professione dei politici, la scienza dei medici, la sapienza dei recensori, la religione dei predicatori di successo: in una parola, il mondo.
Mitologia. Tutte le credenze primitive di un popolo riguardanti le sue origini, la sua preistoria, gli eroi, le divinità e così via, a differenza delle cronache veritiere che vengono inventate più tardi.
Moglie. Una donna con uno splendido avvenire dietro le spalle.
Mortalità. La faccia dell'immortalità che noi conosciamo.

N

Natale. Giorno speciale, consacrato allo scambio di doni, all'ingordigia, all'ubriachezza, al sentimentalismo più melenso, alla noia generale e a domestiche virtù.
Nostalgico. Dicesi di chi si trova all'estero senza un centesimo.
Nozze. Cerimonia nella quale due persone si impegnano a diventarne una, una persona si riduce al nulla, e il nulla da allora sarà più sopportabile.

O
Odio. Il sentimento più appropriato di fronte all'altrui superiorità.
Omeopata. L'umorista della professione medica.
Ozio. Intervalli di lucidità nei disordini della vita.

P
Pace. Nel diritto internazionale, si definisce così un periodo di inganni reciproci compreso fra due fasi di combattimento aperto.
Pagano. Persona dalla mente ottenebrata che preferisce ricorrere a divinità fatte in casa e a riti indigeni.
Panteismo. Dottrina per cui ogni cosa è Dio. Si oppone all'avversa dottrina per cui Dio è ogni cosa.
Pazienza. Forma minore di disperazione, travestita da nobile virtù.
Perseveranza. Meschina e squallida virtù, grazie alla quale i mediocri riescono a ottenere ingloriosi successi.
Piacere. Emozione generata da un vantaggio personale o da uno svantaggio altrui.
Pianificare. Perdere tempo a valutare i modi migliori di ottenere un risultato del tutto casuale.
Politica. Conflitto di interessi mascherato da lotta fra opposte fazioni. Conduzione di affari pubblici per interessi privati.
Possibile. Lo è qualsiasi cosa per chi abbia sufficiente perseveranza. E denaro.
Pregare. Pretendere che le leggi dell’universo vengano annullate a favore di un singolo postulante, il quale se ne confessa del tutto indegno.
Presente. Parte dell'eternità che separa la sfera della delusione da quella della speranza.
Presunzione. Il rispetto di sé stessi in coloro che non ci piacciono.
Prete. Gentiluomo che sostiene di conoscere la giusta direzione per raggiungere il Paradiso e pretende di estorcerci un pedaggio per quel tratto di strada.
Processione. Sfilata di imbecilli patentati, che non si sono mai preoccupati di coltivare il senso del ridicolo.
Profanazione. Ammazzare il tempo in un santuario.
Proibito. Investito di un nuovo irresistibile fascino.
Prudente. Chi crede al dieci per cento di ciò che sente, a un quarto di ciò che legge e alla metà di ciò che vede.
Pulpito. Luogo sopraelevato cui ascendono persone giustamente preoccupate del fatto che la loro superiorità rispetto alla congregazione non venga altrimenti notata da nessuno.
Purgatorio. Scomoda gattabuia dove le anime sono imprigionate finché un parente non le fa uscire pagando la cauzione.

R
Ragionare. Calcolare le probabilità sulla bilancia dei desideri.
Randello. Un balsamo da applicare esternamente sulle spalle e la testa di uno sciocco.
Realtà. Il sogno di un filosofo impazzito.
Ricchezza. I risparmi di molti nelle mani di uno solo.
Rimpianto. Ciò che si sedimenta nella coppa della vita.
Risoluto. Chi si mostra ostinato in una direzione da noi approvata.

S
Sacerdote. Un uomo che si assume la cura della nostra vita spirituale per migliorare le condizioni della sua vita temporale.
Sagra. Festività religiosa di solito celebrata abbandonandosi alla ghiottoneria e alla ubriachezza. Tali celebrazioni sono spesso dedicate a un sant'uomo che si è distinto per una rigida astinenza.
Santo. Peccatore morto, riveduto e corretto.
Scrittura. I testi sacri della nostra santa religione, da non confondersi con quelli falsi e profani su cui si basano tutte le altre fedi.
Scusarsi. Porre le premesse di future offese.
Seccatore. Persona che parla quando tu vorresti che ascoltasse.
Seguace. Qualcuno che non ha ancora ottenuto ciò che sperava.
Settario. Persona che ha il demerito di professare idee in netto contrasto con le nostre.
Sfortuna. Il tipo di fortuna che non manca mai.
Società. Espediente ingegnoso per ottenere profitti individuali senza responsabilità personali.
Straniero. Chi appartiene a un altro paese, inferiore al nostro. Un mostro considerato con un grado di tolleranza variabile, a seconda della sua capacità di conformarsi agli eterni valori delle nostre opinioni e al mutare dei nostri interessi.

T
Telefono. Infernale invenzione che elimina purtroppo parte dei vantaggi inerenti alla saggia abitudine di tenere a distanza le persone sgradevoli.
Tesoro. Lo diciamo della persona di sesso opposto quando incomincia a rivelarsi una gran seccatura.

U
Uccidere. Creare un posto vacante senza creare un successore.
Ultimatum. In diplomazia, è l'ultima richiesta prima di passare alle concessioni.

V

Venerazione. L'atteggiamento spirituale di un uomo verso Dio e di un cane verso un uomo.
Vigliacco. Chi, nell'emergenza del pericolo, pensa con le proprie gambe.

Z
Zelo. Malattia nervosa che colpisce talvolta i giovani e gli inesperti.

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