sabato 12 novembre 2011

Parole


SOGNO
Ti devo un sogno
con il sapore di questa estate
con il profumo delle ginestre
nei bicchieri appannati
Il sole rotola
tra le nuvole bianche
e le colline fino al mare
Il ponticello di pietra evoca
la nuova passione
ed i colori dell’estate
L’acqua si infrange
sulla nostra pelle arsa
e i sassi levigati


COME IO
Ti amo
con l’immensità e la certezza
di un madre
Ti amo
con la complicità e l’allegria
di una sorella
Ti amo
con la fiducia e la disponibilità
di un’amica
Ti amo
con la passione e l’infinità
di un’amante
Ti amo
come io

SEI TU
Sei tu
che mi svegli la notte
per entrare
tra le fantasie dei miei sogni
per rubare la chiave
della mia solitudine
sei tu
che ti nutri con le parole
dei miei desideri
per concludere frasi incomplete
sei tu
che vieni a trovarmi
sulla panchina del mio giardino
mentre il mio pensiero
si perde oltre le colline
sei tu che poserai i piedi nelle mie impronte
sulla sabbia prima
che il mare possa cancellare
i loro messaggi
Sei tu 
 
VORREI INCONTRARTI
Vorrei incontrarti
in un’antica libreria
tra antichi libri
e odore di carta e di polvere
e di tempo
Vorrei incontrarti
aprire un libro
rilegato in pelle
e leggerti le mie vecchie poesie
i miei vecchi pensieri
i miei pensieri di sempre
le mie parole confuse
tra la polvere di stelle
come sul banco di un mercato
in una piazza di pietra
al chiaro di luna
Vorrei incontrarti
in un’antica libreria
e cercare tra gli scaffali
e le fessure del tempo
tra i cataloghi patinati
dei miei artisti
Rosai Manet
klimt ed un nudo
sdraiato sull’erba
dell’isola di Gaugin
Vorrei incontrarti
al di là dello scaffale
della musica
degli spartiti impolverati
e ascoltare antiche chitarre
e vecchie melodie
e ricordi e paesaggi
e profumi d’estate
Vorrei incontrarti
in un’antica libreria
con le parole in vetrina
in bella mostra
stampate in oro
in rosso o verde e blu
e leggere parole
e macinate fantasie
di rhum che sa di mare
e di salsedine
Vorrei incontrarti
in un’antica libreria
per cercarti nel tempo
tra calendari
che riportano in rosso
le date del nostro amore
tra le ricette e i filtri d’amore
tra i fogli e pagine dimenticate
tra le pagine ingiallite
di un libro labirinto
dove la strada
non porta più indietro
e la verità
è a pochi passi
nascosta nei tuoi pensieri.

ASPETTO
Aspetto un’altra notte
passare
al bivio
tra un passato sempre più pesante
malinconico ammiccante
e un futuro
sempre più breve irraggiungibile
inimmaginabile
Aspetto un’altra notte
passare
tra gli spazi di lancette
troppo veloci o troppo lente
di orologi inesorabili
spietati infiniti
e mai complici
Aspetto un’altra notte
passare
ascoltando
i suoni del buio
rumori scricchiolanti
indefinibili inspiegabili
di ataviche paure
voci
e latrati di cani
bolidi sfreccianti
e folli solitari
fischi di treni riecheggianti
carichi di vite diverse
folate di venti sussurranti
o travolgenti
grecale e tramontana
maestrale e poi garbino
Aspetto un’altra notte
passare
cercando
pensieri assillanti
pungenti impietosi
travolgenti rotolanti
come pietre di una frana
sogni
profumati di mare
odorosi di conchiglie
ed alghe morte
e ancora sogni
di orizzonti assoluti
e di un’isola del sempre
Aspetto un’altra notte
passare
leggendo pagine
di mondi sconosciuti
di viaggi straordinari
di delitti passionali
di delitti inutili e brutali
di amori infiniti
impossibili
ricambiati e traditi
di amori di altri
Aspetto un’altra notte
passare
nel letto del riposo
della febbre del tormento
del pianto della gioia
dell’amore e della passione
Aspetto un’altra notte
passare
con te nell’anima
Aspetto Immobile




























 

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