« Ognuno
è libero di speculare a suo gusto
sul significato filosofico del film,
io ho tentato di rappresentare un'esperienza visiva,
che aggiri la
comprensione per penetrare
con il suo contenuto emotivo direttamente
nell'inconscio. »
Stanley Kubrick
1968
Indubbiamente 43 anni fa mi fu difficile capire appieno
questa straordinaria opera cinematografica.
Successivamente,
vedendolo con una diversa maturità, ho compreso
quanto questo film,
oltre ad essere stato assolutamente rivoluzionario,
nel suo genere,
e nella sua perfetta fusione tra storia e futuro,
sia in grado
di far provare costantemente grandi emozioni.
Oggi che sono trascorsi 10 anni dalla data di riferimento,
che la nostra vita è così diversa da
quella descritta nelle scene
e che la conquista dello spazio
non è sicuramente una delle priorità dell'uomo,
2001 Odissea nello spazio, resta un film affascinante ed unico.
Soprattutto rimango rapita dal vortice
delle meravigliose musiche, come l'apocalittico
“Così parlò Zaratustra” di Richard Strauss
e lo struggente "Gayane della Suite n°3" di Aram Khachaturian .
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