Lo dicono solo in caso di estrema necessità, tipo quando proprio non ne
possono fare a meno, sennò dicono dei surrogati. Dei derivati del ti
amo. Che fanno danni come i derivati delle banche. Dite delle cose tipo:
sei molto importante per me. E cosa vuol dire molto importante? Anche
non pestare una cacca di cane prima di portare le scarpe al calzolaio è
molto importante, ma non è mica la stessa cosa che dire ti amo. Dite
cose tipo: Mi fai stare bene. Ma mi fai stare bene lascialo dire a
Biagio Antonacci. Dillo al tuo medico Shiatzu quando ti schiaccia i
piedi per metterti a posto la cervicale. Oppure sprecate quelle parole
tipo tesoro, meraviglia, splendore. Ma splendore cosa? Guardami.
Splendo? Non sono mica una plafoniera? Ma dite ti amo, pezzi di cretini!
Se la prima volta vi vergognate mettete la testa nel sacchetto del
pane!? Dite "ti amo" mentre vi lavate i denti? Sglrlb? Va bene anche
quello. Poi al limite cambiate idea. Dire una volta ti amo non crea né
impotenza né assuefazione. Poi il bello è che non capite nulla anche
quando siamo noi a dirvi parole d'amore. Se vi diciamo cose romantiche
tipo: Amore, guarda che luna... voi rispondete: Minchia l'una? Pensavo
fossero le undici. Andiamo che mi è scaduto il parcheggio. Ma noi vi
amiamo lo stesso. Cosi come siete.
Vi amiamo anche quando... vi vantate di aver scritto il vostro nome
facendo pipì sulla neve, amiamo i vostri piedi anche se sono armi di
distruzione di massa, vi amiamo anche se di notte russate che ci sembra
di dormire ai piedi dello Stromboli, vi amiamo anche se per trovarvi per
casa basta seguire le tracce come per gli animali servatici, giacca,
camicia, canotta, tutto lasciato per terra finché sul divano non trovi
un tizio con la felpa della Sampdoria che gioca alla Playstation, vi
amiamo quando per fare un caffè ne spargete un quarto sul tappetino e
due quarti sul gas. E poi dite che viene leggero. Vi amiamo quando
avvitate la caffettiera fino allo spasimo che per aprirla dobbiamo
chiamare i pompieri, e poi non chiudete i barattoli, appoggiate solo il
coperchio sopra cosi appena lo prendi sbadabam cade tutto. Vi amiamo
quando sparecchiate la tavola con la tecnica del discobolo, mettendo in
frigo la pentola della minestra che poggia su due mandarini ...Vi amiamo
quando a Natale scavate il panettone con le dita, quando per farvi un
caffè sporcate la cucina che neanche 10 Benedette Parodi... e pure
quando per farvi la doccia allagate il bagno e lasciate la malloppa di
peli nello scarico, che sembra di stare insieme a un setter irlandese!
Vi amiamo quando diciamo voglio un figlio da te e voi rispondete "Magari
un cane" e noi vorremmo abbandonare voi in autostrada non il cane. Vi
amiamo quando andate a lavare la macchina e ci chiudete dentro coi
finestrini aperti, vi amiamo quando fate quelle battute tipo prima di
fidanzarti guarda la madre, perché la figlia diventerà cosi, Voi no. Voi
spesso siete pirla fin da subito. Vi amiamo quando mettete nella
lavastoviglie i coltelli di punta, che quando noi la svuotiamo ci
scarnifichiamo, e quando invece di sostituire il rotolo finito della
carta igienica usate il tubetto di cartone grigio come cannocchiale.
È per amore vostro che facciamo finta di addormentarci abbracciati
anche se dormire sul vostro omero ci dà un po' la sensazione di
appoggiare la mandibola su un ramo secco di castagno, e vi amiamo anche
se considerate come dogma assoluto che l'arrosto della mamma è ...più
buono di quello che facciamo noi. Il creatore non ha detto: e la suocera
fece l'arrosto fatelo sempre cosi in memoria di me. Insomma, noi vi
amiamo anche quando date il peggio, vi amiamo nella buona ma soprattutto
nella schifosa sorte. Vi amiamo perché amiamo l'amore che è un
apostrofo rosa tra le parole: è irrecuperabile... ma quasi quasi me lo
tengo.
Perché San valentino è la festa dell'amore, declinato in tutte le sue forme. L'amore delle persone che si amano. Anche delle donne che amano le donne e degli uomini che amano gli uomini. Ma che ci interessa quello che fanno a letto... l'importante è che le persone si vogliano bene, solo questo conta. Pensa che bello sarebbe vivere in un paese dove tutti i diritti fossero riconosciuti. Ma non solo i diritti dei soldi. Quelli dell'anima. Quelli che mi dicono che posso vegliare la persona che ho amato per anni in un letto d'ospedale senza nessuno che mi cacci via perché non siamo parenti. E poi vorremmo un san valentino dove nessun uomo per farci i complimenti dicesse che siamo donne con le palle. Dirci che siamo donne con le palle non è un complimento. Non le ...vogliamo. Abbiamo già le tette. Tra l'altro sono due e sferiche anche quelle.
Vogliamo solo rispetto.
In Italia in media ogni due o tre giorni un uomo uccide una donna, compagna, figlia, amante, sorella, ex. Magari in famiglia. Perché non è che la famiglia sia sempre, per forza, quel luogo magico in cui tutto è amore. La uccide perché la considera una sua proprietà. Perché non concepisce che una donna appartenga a se stessa, sia libera di vivere come vuole lei e persino di innamorarsi di un altro... e noi che siamo ingenue spesso scambiamo tutto per amore, ma l'amore con la violenza e le botte non c'entrano un tubo. L'amore, con gli schiaffi e i pugni c'entra come la libertà con la prigione. Noi a Torino, che risentiamo della nobiltà reale, diciamo che è come passare dal risotto alla merda. Un uomo che ci mena non ci ama. Mettiamocelo in testa. Salviamolo nell'hard disk. Vogliamo credere che ci ami? Bene. Allora ci ama male. Non è questo l'amore. Un uomo che ci picchia è uno stronzo. Sempre. E dobbiamo capirlo subito. Al primo schiaffo. Perché tanto arriverà anche il secondo, e poi un terzo e un quarto. L'amore rende felici e riempie il cuore, non rompe costole e non lascia lividi sulla faccia.
Pensiamo mica di avere sette vite come i gatti?
No. Ne abbiamo una sola. Non buttiamola via.
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